“Guardatevi allo specchio e pensate all’emergenza della vita, di cui siete la prova vivente. Guardatevi allo specchio e pensate all’emergenza della vita, che vi spinge ad agire. Il resto, poi, verrà da sé. Nel momento in cui tu stesso sei la prova del successo, agire diventa un dovere per chiunque.”
Finiva così il post “L’emergenza della vita sulla Terra” sul mio blog, STAND UP. E inizia così l’avventura di #sosteniamoci!
Mi presento, perché questo è – per una volta – un post con nome e cognome. Mi chiamo Stefano Parmeggiani, ho 30 anni e vivo a Riccione (RN). Da sempre ho provato una profonda attrazione, un fascino antico e potente, per la natura. In realtà è sempre stato un misto di curiosità e rispetto, di riverenza quasi. In natura, ho avuto modo di scoprire poi, funziona tutto così bene, è tutto così bello e armonioso. Così ho deciso di conoscerla meglio la natura, il mondo fisico. E l’ho fatto a modo mio: dapprima studiando Ingegneria Ambientale, scegliendo per la verità un po’ a caso – a me bastava che ci fosse un “ambientale” nel nome. Dopo essermi laureato nel 2008 ho deciso di approfondire il tema delle energie rinnovabili con un dottorato in Danimarca sul tema affascinante e relativamente sconosciuto dell’energia ondimotrice, ossia quella delle onde del mare. Sono stati anni di enormi stimoli e di ricerche appassionanti, che mi hanno permesso di estendere il mio punto di vista oltre i confini italiani e oltre le materie a cui fino ad allora mi ero dedicato. Anni in cui le mie prospettive sono letteralmente esplose. La questione energetica, ho scoperto, solo energetica non è. E la crisi finanziaria, a ben guardare, solo crisi finanziaria non è.
In realtà ho capito che tutto è collegato. Il problema energetico e la crisi finanziaria, sì. Ma anche lo stesso modello di sviluppo e di economia su cui si basa la nostra società. E quindi il sistema monetario. E quindi il modo in cui viviamo le nostre vite. Partendo dal cibo che mangiamo e dall’acqua che beviamo, fino al modo in cui ci muoviamo e le case dentro le quali viviamo. Quello che serve, mi rendevo sempre più conto, per capire e interpretare il mondo di oggi, è una visione di insieme. Olistica, direbbe oggi qualcuno. Per essere efficaci nel risolvere i problemi prima di fare qualsiasi cosa, prima di proporre qualsiasi soluzione, serve conoscere.
Ed è quello che vi propongo col progetto #sosteniamoci! Da parte mia, non penso certo di essere arrivato ad un punto definitivo: più si scava più c’è da imparare. E conoscere, imparare cose nuove, è il modo più stimolante che conosco per impiegare il mio tempo. No, non penso di essere arrivato da nessuna parte. Penso però di aver avuto fino a qui l’opportunità di fare un percorso che mi ha aiutato a capire certe cose. A metterle in fila, a interpretare questa realtà così intricata, così complicata, in modo da poterla comprendere in modo più approfondito di quello che ci vomitano in continuazione addosso le tv e i tiggì. E allora ho deciso, perché no, di condividere tutto questo con chi ha voglia e orecchie per ascoltare. Sicuro che così sarò io stesso ad imparare tante cose nuove.
Così nacque più di un anno fa il progetto “Velo di Gaia”. Così sta nascendo ora il progetto #sosteniamoci! Un’esortazione a tutti noi ad auto-sostenerci, ossia a diventare sostenibili. Che non significa eco, green, bio o qualsiasi altro di quei prefissi inglesi che tanto vanno di moda. No, è molto di più. Qualcosa di molto più importante e di molto più semplice allo stesso tempo. Sostenibile è qualcosa che dura nel tempo. Per cui diventare sostenibili significa creare le condizioni per durare, NOI, nel tempo. Ecco perché ci dovrebbe interessare tanto. Ecco perché, se non lo facciamo noi, nessun altro lo farà.
Nel lavorare a questo progetto ho passato in rassegna tantissimi dati e informazioni, unendo fili sciolti e disegnando un’intricata rete che cercherò di esporre a chi lo vorrà in modo chiaro e semplice. Vi racconterò delle storie sull’energia, sul cibo, sull’acqua, sui trasporti, sulle costruzioni, sull’economia e sulla globalizzazione. Storie che non mi sono inventato, ma che provengono dal mondo vero di oggi. Lo farò in modo preciso ed essenziale, senza tralasciare nulla, ma con leggerezza, in modo che tutti si possa capire quello che c’è da capire.
Sapere di avere un problema è il primo passo per risolverlo, si dice. Bene, #sosteniamoci! vuole non solo dirvi che abbiamo un problema, quello lo sapete già. Vuole farvi capire dove sta e aiutarvi a conoscerlo per bene. Essendo un problema grande, globale, per conoscerlo bisogna vederlo dall’alto. Ma poi a vederlo tutto assieme di solito ci si sente schiacciati dalla sua grandezza e non si riesce a trovare nulla di abbastanza efficace, nulla che valga la pena fare – noi – per risolverlo. #sosteniamoci! vuole compiere anche questo passo in più: conoscendo bene il problema sarà più facile anche scovare i punti nevralgici su cui agire, e riportarli alla propria realtà – locale – per poter mettere in pratica soluzioni concrete ed efficaci.
Ma per rendere tutto questo una realtà, dobbiamo stimolare la curiosità attorno a questo progetto. Per cui vi chiedo di aiutarmi a diffonderlo, nel modo in cui preferite. Mandando una e-mail a chi pensate possa essere interessato, attraverso i social network (anche usando l’hastag #sosteniamoci!), oppure il con vecchio e semplice passaparola. Parlatene. Se volete più informazioni scrivetemi o commentate qui sotto. Se conoscete realtà interessate a collaborare in questo progetto fatemelo sapere. Si possono approfondire temi specifici, oppure organizzare un ciclo di incontri che trattino tutta la questione a 360°. Non c’è davvero limite a quello che possiamo fare. L’importante è farlo. E uso il plurale perché, se io sono la scintilla che ha ideato questo progetto, spero che il fuoco che lo propaga sarete voi.
Diamoci un’opportunità per migliorare davvero le cose, per avere – noi – un impatto positivo sul mondo che abbiamo attorno. Tutto questo passa necessariamente attraverso di qui. Perché conoscere è sapere di potere.
#sosteniamoci!
Stefano Parmeggiani
PS: qui potete scaricare un volantino col programma degli incontri.
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